Teresa Numerico spiega come i risultati negativi ottenuti da Gödel e da Turing (rispetto al programma fondazionalista di Hilbert) portarono von Neumann e lo stesso Turing a conclusioni profondamente diverse da quelle di Hilbert, in particolare tramite i loro studi sulla computazione.
Il test di Turing, ad esempio, indebolisce il concetto di verità perché mostra come la verità di una macchina "intelligente" dipenda dalla sua capacità di ingannare una giuria di non esperti.
Il problema della verità riguardo la crisi dei fondamenti fu sentito anche da Husserl, il quale discusse le origini della geometria affermando che queste non hanno basi logiche, bensì pre-culturali. L'unico strumento che abbiamo per accedere a tali basi, però, è culturale, vale a dire il linguaggio.
Derrida partì da questa idea di Husserl, criticandone il tentativo di eliminare le ambiguità sull'origine della geometria utilizzando uno strumento per sua natura ambiguo, ossia lo stesso linguaggio. Per Derrida l'unica cosa che possiamo fare è interpretare la verità.
Infine Teresa Numerico parla di Michel Foucault, che riprese la svolta linguistica della verità e ribadì la dissoluzione di un soggetto forte garante della verità. Il valore di verità o falsità degli enunciati si struttura su pratiche che dipendono dal potere.
Teresa Numerico all'Università Roma3: http://www.comunicazione.uniroma3.it/it/teacher/27
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