Nel filmato, tratto dall’Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche, Karl Otto Apel parla del problema fondamentale della filosofia teoretica, che è quello della verità, intesa, secondo il paradigma aristotelico, come corrispondenza di conoscenza e mondo
Aristotele (Stagira, 384 – Calcide, 322 a.C.) concepisce la conoscenza e la verità come un rapporto fra cose, fra enti della realtà: il soggetto conoscente è l’anima, e la verità è la corrispondenza tra l`anima e le cose, che si consegue quando “la forma delle cose è passata nell`anima”. L’immagine adoperata dal filosofo greco è quella di due campane: quando si realizza la conoscenza una campana risuona come l’altra.
Secondo il docente intervistato, la prima difficoltà che ha reso necessario l`abbandono di tale teoria, è l`impossibilità di individuare come qualcosa di osservabile la differenza tra vero e falso, mentre la seconda consiste nell`impossibilità, da parte del soggetto conoscente, di porsi in un terzo luogo, diverso dal soggetto e dall`oggetto, per coglierne la relazione di corrispondenza.
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