Nell'intervista il filosofo dell scienza Silvano Tagliagambe spiega come nel corso del tempo si sia passati da una concezione statica della verità a una concezione dinamica, vista come processo di accrescimento e di approssimazione al vero.
Da tale punto di vista non ha tanto importanza dire se una teoria è "vera", quanto piuttosto se questa teoria è migliore di quella che la ha preceduta, un accertamento che avviene tramite il confronto tra le due teorie.
Si tratta della "verosmiglianza" di Karl Popper, che sostituisce il concetto di verità ma che va incontro a problemi di tipo logico. Il filosofo della scienza, teologo e critico d'arte Florenskij prese atto dell'impossibilità di raggiungere sia la verità che la verosimiglianza perché entrambe hanno un carattere antinomico, intimamente contraddittorio.
In ambito scientifico, però, dobbiamo garantire il controllo dell'affidabilità di una proposizione. L'accento, quindi, si sposta dalla verità all'affidabilità.
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Una nota bio-bibliografica di Silvano Tagliagambe: http://www.fondazionebassetti.org/it/pagine/2008/03/silvano_tagliagambe.html
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